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mercoledì 31 agosto 2011

Tra gli ulivi, colazione sull'erba, ricordi estivi...







Sissirossi bag on hammam towel



L'estate ancora ci fa sentire la sua presenza con il caldo, ora meno afoso. Ma le vacanze sono finite e restano i ricordi. Qui c'è una colazione sull'erba a base di torta fatta da me con carote, mandorle e farina di cocco, servita con marmellata di albicocche. C'è poi una gita a Todi, in Umbria, in un agriturismo immerso negli ulivi e nella natura. E infine un pomeriggio di sole cocente in piscina, con bei libri e nessuno nei paraggi a rompere la tranquillità.
L'agriturismo che vedete si chiama Villa Sobrano, a Todi.
Io leggo Clara Sánchez "Il profumo delle foglie di limone", Filippo legge Dostoevskij "I demoni".

martedì 30 agosto 2011

Manzù








La basilica di Cascia eretta per Santa Rita è qualcosa di completamente sui generis...
Poteri definirla kitsh per la sua decorazione opulenta, ricca di oro e colori sgargianti vagamente "finti".
Proprio per questo mi è piaciuta molto e l'ho trovata interessante, rispetto a tanti edifici religiosi moderni orribili oppure che scimmiottano architetture del passato, di solito con risultati scarsi.
Qui c'è originalità, arte. Le pitture sono vagamente naive e primitiviste.
Ma la zona dell'altare maggiore in particolare, creata da Manzù, è incredibile.
Il tabernacolo è un uovo d'oro con sopra spighe di grano, un tralcio di vite e una rosa al centro, simbolo della vita e della pace (connesse all'eucarestia).
Anche i pannelli laterali con ramoscelli di ulivo e colombe rimandano al concetto di pace.
L'altare è una lastra di cristallo sorretta da tralci di vite, fusi in un'unica colata di bronzo dorato e mercurio.
Da un crocefisso contorto nella sofferenza pendono palme di ulivo.
L'ulivo è presente anche sull'ambone e sulla lampada eucaristica.
Di Manzù sono anche gli arredi sacri, le panche tondeggianti in legno poste di fronte alla cappella di Santa Rita.


sabato 27 agosto 2011

Create your own Happylights!





Guardate che bella idea, lampade composte da palline colorate che voi stessi potete creare scegliendo dimensioni e colore del filo e tutti i colori delle palline... Qui abbiamo messo le luci a decorare i lati di una tenda ma le happylights si possono anche usare come centrotavola, per decorare librerie o arrotolate in un cesto per creare una soffusa luce da comodino.
Basta scegliere i colori che si intonano alla nostra casa e... divertirsi a provare le varie collocazioni.
Una bella idea, capace di creare atmosfera.

http://www.happylights.be/

giovedì 25 agosto 2011

Bouganville

Nel linguaggio dei fiori la bouganville significa "benvenuto", viene infatti spesso posta all'ingresso delle case. Il suo nome deriva dal navigatore francese Louis Antoine de Bouganville che scoprì per primo la pianta durante un viaggio ai tropici e ne divenne appassionato.
Una curiosità: i fiori sono quelli bianchi all'interno, i petali fuxia sono in realtà foglie mutate dal colore inaspettato.
La bouganville riempiva i giardini della splendida villa di Yves Saint Laurent a Marrakech...











martedì 23 agosto 2011

Paradise beach!







Chi la ama o chi c'è stato l'avrà forse riconosciuta... 
Protetta dalla natura che la rende difficilmente accessibile rispetto ad altre spiagge nei paraggi, la sua incolumità è difesa anche dagli abitanti del luogo che da sempre parlano poco di lei per conservare il suo segreto e tenerla al riparo dall'invasione del turismo e della massa.
Per chi la ama con tutto il cuore dunque meno si parla di lei e meglio è, meno si decanta la sua meravigliosa unicità e più lei è al sicuro...
Proprio per questo non potrò dirvi dove si trova così esplicitamente, anche se nonostante tutto la sua fama si è diffusa.
Preserviamo i posti che amiamo e giudichiamo belli. Teniamo alla larga quanto più possiamo gli scempi degli stabilimenti balneari, gli ombrelloni, i lettini, i parcheggi e le docce a gettone!!!!
Difendiamo quei luoghi che ancora sono incontaminati e puri...

lunedì 22 agosto 2011

Il bastione tra gli ulivi




I wear:
Dress: Grazia 'Lliani
Nail polish: Steamy - MAC






Buon sonno, buona cucina, immersione nella natura incontaminata tra ulivi secolari e verdi colline.
Ho trascorso una notte qui e se volete visitare la bellissima Spello in Umbria vi consiglio di provare ad arrampicarvi sullo sterrato che dalla cima della città vi porta in 10 minuti fuori dal mondo.

http://www.bastione.it/

sabato 20 agosto 2011

Alle fonti del Clitunno









Che emozione essere in un luogo che in tutti i tempi fu meta e ispirazione per poeti e pittori illustri...
In effetti è un incanto, le acque limpide, sorgente del fiume Clitunno, circondate da pioppi e salici piangenti, sono abitate da cigni, anatre e pesci.
Poesia per gli occhi...



Ancor dal monte, che di foschi ondeggia
frassini al vento mormoranti e lunge
per l’aure odora fresco di silvestri
salvie e di timi,

scendon nel vespero umido, o Clitumno,
a te le greggi: a te l’umbro fanciullo
la riluttante pecora ne l’onda
immerge, mentre

ver’ lui dal seno del madre adusta,
che scalza siede al casolare e canta,
una poppante volgesi e dal viso
tondo sorride:

pensoso il padre, di caprine pelli
l’anche ravvolto come i fauni antichi,
regge il dipinto plaustro e la forza
de’ bei giovenchi,

de’ bei giovenchi dal quadrato petto,
erti su ‘l capo le lunate corna,
dolci ne gli occhi, nivei, che il mite
Virgilio amava.

(Da G. Carducci, "Odi Barbare")



Hai mai veduto le fonti del Clitunno? Se non ancora, e credo di no, altrimenti me ne avresti parlato, valle a vedere. Io le ho viste da poco e mi rammarico di averlo fatto troppo tardi.

(C. Plinio Cecilio Secondo, "Epistole", VIII, 8)


Da qui, o Clitunno, le bianche greggi e il toro, che era la vittima maggiore, bagnati dalla tua corrente, trassero ai templi degli dei i trionfi romani.

(Publio Virgilio Marone, "Georgica II", 146-148)


Ma tu, o Clitunno! Dalla tua dolcissima onda del più lucente cristallo che mai abbia offerto rifugio a ninfa fluviale, per guardarvi dentro e per bagnare le sue membra dove nulla le nascondeva, tu innanzi le tue rive erbose lungo le quali pascola il giovenco bianco come latte...

(G.G. Lord Byron, "Pellegrinaggio del giovane Aroldo", canto IV)



lunedì 15 agosto 2011

Clandestino!

Ecco il ciringuito di Moreno Cedroni, artista del gusto, fiore all'occhiello del panorama gastronomico italiano, creatore di concetti culinari.
Moreno è proprietario del ristorante La Madonnina del Pescatore a Senigallia, della salumeria ittica Anikò, del bar Akrilico ad Ancona; Il Clandestino Susci Bar è il suo avamposto on the beach, nel luogo più bello della riviera del Conero: la spiaggia di Portonovo.
Il nome Susci Bar è scritto all'italiana per esprimere un incontro, una simbiosi tra ispirazione giapponese (nell'uso del pesce crudo, e non solo, e nella generale perfezione che caratterizza lo studio dei piatti nipponici) e italianità, e marchigianità nello specifico.
Forte delle radici del territorio di nascita e ancorato alla tradizione studia piatti che hanno il sapore di voli pindarici fatti di sofisticati accordi.
Quest'estate il menù per la sera al Clandestino propone portate a base di pesce e selvaggina.... insieme!
L'aperitivo è da non perdere, con la location favolosa e magica di Portonovo vengono proposti dalla casa degli abbinamenti tra le "scatolette" di Moreno e un calice di vino per 10/12 euro circa.







Olio aromatizzato ai vari gusti con frutti e spezie



Mohito

Pesce spada in agrodolce






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